“La corte costituzionale ha dato correttamente via libera ai quesiti per abolire le norme pro-trivellazioni petrolifere contenute nello sbloccaItalia e nel dl competitività”. Questa decisione nel giorno dell’apertura della Cop 21 sembra una coincidenza fortunata, ma il governo già studia alcune leggi truffa per aggirare il referendum. No lo permetteremo”, afferma l’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio, tra i promotori della campagna NoTriv.
Pecoraro aggiunge: “I quesiti, preparati da un valido costituzionalista del movimento NOTRIV sono chiari. O il governo rinuncia alle trivellazioni in modo chiaro e senza trucchi oppure sarà referendum”.
E conclude: “Occorre votare il 12 giugno, la data prevista per le comunali, anche per il referendum in modo da evitare sprechi anche se temo che il governo cercherà di abbinare i quesiti NoTriv al ballottaggio di fine giugno per scoraggiare il voto e non far raggiungere il quorum.
Per questo invito anche le Regioni a non accettare compromessi pasticciati con norme truffa magari sotto il ricatto di taglio di fondi e a partire subito con un ‘azione di informazione per il Sì all’abrogazione delle norme pro-trivellazioni “.