Operazione di controllo in mare denominata ‘Tallone d’Achille”.
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che è in corso l’operazione di controllo in mare denominata ‘Tallone d’Achille”, realizzata dalla Capitaneria di porto – Guardia costiera.
L’operazione, partita all’inizio di dicembre e tuttora in corso, vede il personale del Corpo impegnato in una complessa attività che mira a tutelare la filiera ittica, in un periodo delicato come quello delle festività.
Alle operazioni ha partecipato operativamente nella giornata di ieri anche il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina.
“Ho voluto seguire da vicino l’operazione ‘Tallone d’Achille’ – spiega il Ministro -. Questo lavoro di controllo in mare è fondamentale, specialmente in questo periodo quando con le festività si registra un aumento della richiesta di prodotti ittici da consumare e per questo motivo le Capitanerie di porto hanno intensificato i controlli sulla pesca. Vanno tutelate in primo luogo le specie ittiche protette e va garantita qualità ai consumatori, che sulle loro tavole si aspettano un prodotto sicuro. Al tempo stesso dobbiamo tutelare tutti gli onesti operatori del settore, che con sacrificio adempiono agli obblighi di legge proponendo prodotti certificati e di qualità. Il Ministero è schierato su tutti i fronti con i suoi organismi di controllo e può vantare anche strumenti all’avanguardia in Europa come quelli mirati alla repressione delle frodi sui grandi operatori del web”.
Nel 2015, grazie alle operazioni dei 4 organismi di controllo – Ispettorato repressione frodi (ICQRF), Nuclei Antifrodi Carabinieri/Comando Carabinieri politiche agricole e alimentari (NAC), Corpo forestale dello Stato e Capitanerie di Porto-Guardia Costiera – sono stati effettuati oltre 107mila controlli per un valore complessivo di 81 milioni di euro di sequestri nell’agroalimentare italiano. Sono state inoltre emesse più di 10mila sanzioni e oltre 1.700 persone sono state segnalate all’Autorità giudiziaria.
Tra i principali strumenti messi in campo dal Ministero, il Registro unico dei controlli, fondamentale per evitare la duplicazione delle verifiche nelle aziende e rendere più efficiente il lavoro degli organismi, che ha portato nel 2015 ad effettuare oltre 2.700 diffide.
Con la tutela ‘ex officio’ delle Dop e Igp comunitarie sono stati esaminati 102 casi che hanno permesso di far togliere dagli scaffali in molti Paesi d’Europa falsi prosciutti, formaggi, oli extra vergini di oliva, vini e aceti a denominazione. Di grande rilievo anche l’attività di contrasto al falso Made in Italy sul web che hanno portato, grazie alle collaborazioni avviate con i maggiori players mondiali dell’e-commerce come eBay e Alibaba, a circa 400 segnalazioni. Nel 2015, solo su Alibaba, è stato fermato un potenziale flusso mensile di 15.100 tonnellate di falso gorgonzola, 2 milioni di litri di falso aceto balsamico di Modena e quasi 13 milioni di bottiglie di falso Prosecco. Nell’ultimo mese e con un’unica operazione, è stata bloccata una frode da 5 mila tonnellate al mese di Parmesan, pari alla metà della produzione mensile dell’autentico Parmigiano.