Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi -, inaugura il nuovo anno con un’idea che tocca i gestori di bar e ristornanti, puntando sul “green” per ridurre l’impatto ambientale nel proprio locale e realizzare una vera e propria cultura del risparmio energetico.
L’obiettivo prenderà forma attraverso la scelta degli aspetti ambientali, delle materie prime e di alimenti a filiera corta.
«Ridurre gli impatti sull’ambiente è nelle intenzioni della Federazione, un obiettivo primario su cui puntare quest’anno e in futuro per rendere il nostro Paese sempre più in linea con gli orientamenti europei nel settore – spiega il presidente della Fipe Lino Enrico Stoppani -.
In Italia lo scenario evidenzia un progressivo orientamento a pratiche ‘green’ di bar, ristoranti e locali, tuttavia il panorama risulta frammentato e disomogeneo. È venuto il tempo di ragionare su un progetto coerente di promozione di una cultura della sostenibilità del fuoricasa su base nazionale, e promuovere un cambiamento culturale: adottare comportamenti sostenibili non deve essere visto come un costo ma come un’opportunità».
Tra i buoni propositi dell’anno 2016 c’è dunque la promozione di una cultura ecosostenibile che riduca l’impatto ambientale di quelle attività interessate allo sviluppo dell’energia pulita, che sono però sprovviste dei mezzi per procedere concretamente in tal senso. «Uno dei principali pregiudizi vede la sostenibilità come una scelta dai costi elevati, in realtà comporta risparmi sul lungo periodo e importanti vantaggi anche nei confronti della clientela – prosegue Stoppani -. Ad esempio, consumando invece prodotti locali, di stagione e a chilometro zero, e prestando particolare attenzione al tema degli imballaggi, si può arrivare a ridurre anche in modo significativo le emissioni di gas serra. Inoltre, con l’accorciamento della filiera, i prezzi ne risentono in modo positivo» .