Airbus riduce l’impatto ambientale con la stampa 3D.
Grazie a questa nuova tecnologia, ancora non utilizzata per tutto l’aereo ma solo per alcune delle sue componenti, le emissioni di CO2 diminuiranno sempre più.
A prendere in considerazione questa scelta anche altre compagnie, visto che i vantaggi, sia economici che ambientali, sono senza dubbio convenienti: per fare qualche esempio, le componenti del velivolo richiedono meno quantità di materie prime e i lavori commissionati sono ultimati in meno tempo.
Grazie alla combinazione di alluminio e titanio, lo studio di architettura The Living di David Benjamin, insieme all’azienda di automotive Autodesk e a APWorks, ha realizzato una “partizione bionica” per il jet modello A320: una barriera che separa l’area adibita al trasporto passeggeri dalla stiva dell’aereo, che va quindi ad occupare l’intera lunghezza del velivolo.
Pesando circa la metà delle componenti tradizionali, il nuovo stampato in 3D ha il vantaggio di essere anche più resistente. E in fase di volo, secondo le stime di Airbus, i nuovi aerei produrranno circa 465.000 tonnellate cubiche di C02 in meno ogni anno.