“Sono stati concessi all’Arpac trenta giorni di tempo per adeguare il proprio sito internet, aggiornando le informazioni ambientali e in particolare i dati rilevati dalle centraline sullo sforamento delle polveri sottili. A rischio c’è la salute dei cittadini campani”
Ad affermarlo è Maria Muscarà, consigliere del Movimento 5 Stelle, che, a nome del Gruppo consiliare regionale ha presentato un esposto urgente all’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione diretta da Raffaele Cantone, per segnalare il mancato aggiornamento del sito dell’Arpac e quindi il nascondere agli amministratori e alla cittadinanza informazioni importantissime che riguardano la salute pubblica.
Una grave violazione degli obblighi di trasparenza concernenti l’organizzazione e le attività della Pubblica amministrazione.
“Gli ultimi dati utili – sottolinea Muscarà – erano quelli relativi addirittura al mese di novembre insomma nessuna traccia del picco di inquinanti e sforamenti che si è registrato tra dicembre e gennaio in coincidenza anche con le eccezionali condizioni atmosferiche di assenza di piogge. Il Movimento 5 Stelle a tutela della salute pubblica ha deciso di inviare un dettagliato esposto-denuncia all’Anac per segnalare la grave anomalia e puntualmente gli uffici di Cantone con una comunicazione ufficiale ci hanno dato ragione”.
“In quanto Ente strumentale della Regione Campania, l’Arpac, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, ha il dovere istituzionale di tenere aggiornato il proprio sito e rendere fruibili tutti i dati sull’inquinamento – sottolinea – alla luce della procedura e della sollecitazione dell’Anac, l’Arpac deve provvedere, così come richiesto, alla pubblicazione dei dati mancanti e trasmettere notizie sull’avvenuto adeguamento pena pesanti sanzioni”.
“I dati degli sforamenti riguardano la vita dei campani – sottolinea Muscarà – trovo grave, gravissimo che un’agenzia pubblica con una responsabilità istituzionale così importante non aggiorni e diffonda tempestivamente notizie di rilevanza pubblica che toccano da vicino la salute dei campani e servono agli amministratori come base per emanare provvedimenti”. “Anzi oltre al web – conclude – i rilevamenti delle centraline dovrebbero essere pubblicizzati anche con altri canali per dare massima diffusione alla popolazione”.