Nuove misure per gli aerei dal 2020.
Icao – l’Organizzazione internazionale per l’aviazione civile – ha raggiunto l’intesa su nuovi standard di emissioni di CO2.
Un accordo voluto da 170 esperti internazionali e promosso dall’Unione europea: per la commissaria europea ai trasporti Violeta Bulc, questa novità «rappresenta un passo importante per ridurre le emissioni del trasporto aereo. L’Ue ha giocato un ruolo centrale nel centrare questo accordo, come ha fatto alla COP21 a Parigi».
Non sono dello stesso avviso gli ambientalisti europei di Transport & Environment, secondo cui queste nuove regole sarebbero “inefficaci”. L’insoddisfazione nasce dal fatto che, per gli ambientalisti, la scelta dell’Icao è “vittima di pressioni commerciali”, e gli standard stabiliti apporteranno poche varianti agli aerei in produzione del duopolio Airbus e Boeing.
La data limite per gli aerei che non rispettano le regole è fissata al 2028. Nella sua versione attuale, la norma riconosce riduzioni di CO2 derivanti da una serie di possibili innovazioni tecnologiche, strutturali, dell’aerodinamica o basati sulla propulsione. Il nuovo standard sarà applicato ai progetti di nuovi aeroplani a partire dal 2020, mentre per quelli attualmente in produzione interesserà gli aeromobili in consegna già dal 2023.
L’obiettivo di Icao è di ridurre globalmente le emissioni di CO2 prodotte dall’aviazione civile.