Dal Canada arriva un sistema veloce per estrarre l’oro dai rifiuti elettronici.
La novità dei ricercatori dell’Università del Saskatchewan consiste nell’ideazione di un metodo economico ed ecosostenibile che sfrutta l’aceto per salvare le componenti fatte di metalli preziosi all’interno dei computer.
I sistemi sperimentati in precedenza – come la pirometallurgia e l’idrometallurgia -, secondo gli studiosi canadesi, si sono rivelati poco convenienti dal punto di vista del consumo energetico e dei costi.
Inoltre, con questo tipo di trattamenti non è possibile recuperare il materiale contenente oro. Il vantaggio di questa nuova scoperta, invece, è quello di estrapolare immediatamente il metallo prezioso, senza il rischio che venga perso.
Attraverso questa tecnica, l’oro viene recuperato utilizzando una sostanza a base di aceto e un ossidante: bastano solo dieci secondi e l’oro è estratto, lasciando intatte tutte le altri componenti metalliche.
La nuova tecnica canadese porta con sé alti benifici economici per l’industria del riciclo.
I risparmi, infatti, sono consistenti: rispetto ai procedimenti di estrazione tradizionale che arrivano a un costo di 1.520 dollari per kg d’oro, il nuovo processo estrattivo che utilizza l’acido acetico diminuirebbe le spese fino a 66 dollari al kg.
Grazie all’aceto, quindi, d’ora in poi sarà possibile ridurre costi e sprechi ambientali causati da vecchi metodi di riciclaggio inadeguati.