Ridurre i consumi di energia ed emissioni di CO2.
È la scelta dell’Unione europea, che da Bruxelles lancia l’appello sulla sicurezza energetica per tagliare la bolletta e sopperire ai cambiamenti climatici. L’obiettivo è quello di realizzare case, servizi e industrie più “green”.
Caldaie e condizionatori consumano da soli «la metà dell’energia Ue, per tre quarti sono alimentati da combustibili fossili, pesano sul 75% dei nostri consumi di gas e sul 13% di petrolio» ha detto il commissario europeo all’Energia e al Clima, Miguel Arias Canete, sottolineando che la maggior parte di questa energia viene perlopiù sprecata. Nel complesso, ha aggiunto Canete «il 90% degli edifici destinati alle abitazioni è inefficiente dal punto di vista energetico ed equipaggiato soprattutto con vecchie caldaie».
Interessata alla nuova strategia Ue, l’Italia con le sue case si colloca al primo posto in classifica riguardo ai consumi per il raffreddamento e al quarto posto per energia destinata al riscaldamento, dopo Germania, Francia e Gran Bretagna. Secondo posto invece sul fronte dell’industria per domanda di energia, piazzandosi dopo la Germania e prima della Francia.
Rendere più semplice la ristrutturazione degli edifici, aumentare l’impiego di rinnovabili e riutilizzare l’energia sprecata dall’industria coinvolgendo più consumatori e aziende: questi gli obiettivi delle nuove linee guida di Bruxelles. A contribuire alla realizzazione del programma sarà il sostegno economico europeo grazie ai fondi strutturali, il programma per la ricerca Horizon 2020 e il piano strategico europeo per le tecnologie energetiche.
Sulle ristrutturazioni «la nostra revisione della direttiva sulla performance energetica degli edifici vedrà come rimpiazzare caldaie inefficienti e incentivare il rinnovo nei condomini», ha spiegato il commissario europeo all’Energia e al Clima Miguel Arias Canete.