Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha deciso di bloccare nuove trivellazioni lungo la costa sud orientale dell’Oceano Atlantico.
Approvato nel 2015, il piano per le trivellazioni di gas e petrolio a largo dell’Atlantico aveva avuto a suo tempo il sostegno di governatori, legislatori e senatori, convinti che il provvedimento avrebbe creato nuovi posti di lavoro e un aumento delle entrate statali. A un anno dall’approvazione arriva il dietrofront, annunciato dal ministro degli interni americano, Sally Jewell, secondo la quale il nuovo piano «protegge l’Atlantico per le generazioni future».
Con questo divieto le coste della Virginia, North Carolina, South Carolina, Georgia e Florida rimarranno zone off limits per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi offshore fino al 2022. Una decisione scaturita anche dalla forte opposizione delle comunità residenti sulla costa atlantica, preoccupate dei danni economici e ambientali su pesca e turismo provocati dagli sversamenti petroliferi.
Il nuovo piano quinquennale rimarrà aperto alla discussione fino al primo giugno e prevede la valutazione di tredici potenziali siti di locazione, di cui dieci nel Golfo del Messico e tre al largo delle coste dell’Alaska. A pesare sulla decisione finale anche il Pentagono, contrario alle trivellazioni per le possibili interferenze delle attività estrattive con i programmi della marina militare nell’area.
«Si tratta di una grande conquista, inimmaginabile qualche anno fa. Stiamo finalmente assistendo alla fine dell’era dei fossili», ha dichiarato Greenpaece in una nota, sottolineando che in Nord America ormai non c’è più futuro per le compagnie petrolifere.
Anche Michael Brune, direttore esecutivo di Sierra Club, la più antica e grande organizzazione ambientale degli Stati Uniti, si è detta entusiasta del cambiamento di rotta voluto dal presidente statunitense: «Applaudiamo l’amministrazione Obama per aver ascoltato le decine di migliaia di cittadini che chiedevano di proteggere l’Oceano Atlantico, salvaguardando le sue spiagge e le economie costiere. Dopo aver guidato il mondo verso lo storico accordo sul clima di Parigi e il patto con il Canada per proteggere l’Artico proprio la settimana scorsa, ci auguriamo che l’amministrazione proseguirà i suoi sforzi e tolga anche l’Oceano Artico e blocchi le nuove trivellazioni nel Golfo del Messico».