Alle ore 2:00 della notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo ritorna l’ora legale che durerà per i prossimi sette mesi (l’ora solare sarà ripristinata nella notte tra il 29 e 30 ottobre).
In termini di risparmio energetico, spostare le lancette dell’orologio un’ora avanti avrà dei risvolti positivi: secondo i dati elaborati da Terna – la società che gestisce la rete elettrica nazionale – l’ora legale aiuterà a ridurre il consumo di elettricità. Il quantitativo stimato sarà pari a circa 580 milioni di kilowattora, valore corrispondente al fabbisogno medio annuo di oltre 200 mila famiglie.
Dal 2004 al 2014 il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 7 miliardi e 270 milioni di kilowattora pari alla richiesta di energia elettrica annua di regioni come Marche o Trentino Alto Adige, e ha comportato un risparmio per i cittadini di quasi 1 miliardo e 100 milioni di euro: «Considerando che un kilowattora costa in media al cliente finale circa 16,32 centesimi di euro al netto delle imposte, la stima del risparmio economico per il sistema relativo al minor consumo elettrico nel periodo di ora legale per il 2016 è pari a 94,5 milioni di euro», ha spiegato in una nota Terna.
Dai dati elaborati dalla società emerge che nel mese di Aprile si realizzerà il maggior risparmio energetico, con 149 milioni di kilowattora (pari al 26% del totale). Questo perché il mese primaverile ha giornate più “corte” in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell’intero periodo primavera-estate. «Spostando in avanti le lancette di un’ora – ha sottolineato Terna – si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento».
Da Giugno ad Agosto, invece, le giornate sono già più “lunghe” rispetto ad aprile, dunque l’effetto “ritardo” nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore della sera, quando le attività lavorative sono per lo più terminate, e si registreranno risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità. A incidere sul maggiore consumo di energia elettrica nei mesi più caldi sarà la grande richiesta di elettricità dovuta all’utilizzo dei condizionatori che è indipendente dall’ora legale, poiché legata esclusivamente a fattori climatici e di temperatura.