L’ecosistema della Grande barriera corallina australiana è fortemente minacciato dal riscaldamento globale.
Nelle ultime settimane, infatti, la barriera di corallo più grande del mondo sta accusando i colpi di uno sbiancamento record. L’allarme è stato lanciato dagli scienziati della National Coral Bleaching Téskforce, che hanno osservato dagli elicotteri quello che è stato definito come il «peggior evento di sbiancamento mai registrato».
Il fenomeno per cui le scogliere con i coralli diventano tutte bianche è dovuto per effetto delle acque più calde, che provocano l’espulsione dai coralli di un’alga fondamentale per il loro nutrimento – e che dà loro colore – andando incontro anche alla morte. Gli scienziati sostengono che ciò si verifica a causa del riscaldamento globale, ma tra i fattori che hanno inciso negativamente c’è anche El Niño, un fenomeno climatico periodico che provoca un forte riscaldamento delle acque dell’Oceano Pacifico Centro-Meridionale e Orientale nei mesi di dicembre e gennaio.
«È stato il viaggio di ricognizione più triste della mia vita», spiega il professore Terry Hughes della task force australiana. «Praticamente senza eccezioni ogni scogliera che abbiamo sorvolato mostrava alti livelli di sbiancamento. Abbiamo volato per circa 4 mila chilometri sulle zone più incontaminate della Grande barriera corallina e osservato che solo 4 barriere non sono interessate dallo sbiancamento. Il fenomeno – aggiunge – è molto più grave di quelli osservati nel 2002 e nel 1998». Gli scienziati che stanno conducendo test e osservazioni sottomarine stanno riportando fino al 50% di mortalità fra i coralli “bianchi”.