“Nei giorni scorsi la denuncia del mancato utilizzo dei fondi da parte del presidente della Regione, De Luca, oggi la notizia dell’indagine dell’Unione europea sulla regolarità dell’uso di fondi comunitari, insomma, non passa giorno che non si hanno prove che confermano la necessità di superare la fase del commissariamento del Porto di Napoli che sta, nei fatti, immobilizzando ogni attività e impedendo lo sfruttamento di tutte le potenzialità dello scalo napoletano”.
A denunciarlo il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale “bisogna tornare al più presto alla gestione ordinaria del porto, mettendo da parte la fase commissariale”.
“Solo con la nomina di nuovi vertici, nel pieno delle loro funzioni, l’Autorità portuale potrà avviare tutti quei progetti, non più rinviabili, in grado di rendere il Porto di Napoli uno scalo adeguato al flusso di merci e viaggiatori che vi transitano” ha concluso Borrelli ricordando che “i primi progetti da affrontare saranno quelli dell’elettrificazione per poter ridurre l’inquinamento in quella zona della città che risulta spesso al di fuori dei limiti consentiti e il dragaggio del porto che non è più rinviabile”.