Il Governo Italiano ha firmato un accordo con il Gruppo cinese Alibaba per garantire maggiore tutela e promozione alle eccellenze agroalimentari italiane esportate all’estero sulla piattaforma online.
Lo rende noto il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali in una nota stampa in cui si sottolinea l’importanza dell’accordo con il colosso cinese per combattere i falsi alimentari come il “parmesan” o il prosecco contraffatto e per garantire una spinta maggiore alle eccellenze del nostro Paese.
Chi è Alibaba. Alibaba.com nasce come portale commerciale per connettere produttori cinesi con acquirenti e distributori stranieri; oggi il Gruppo ingloba diverse compagnie attive nel campo del commercio elettronico, piattaforme di pagamento, motori di ricerca per lo shopping e servizi per il cloud computing. L’intesa consentirà ai produttori italiani di poter soddisfare la crescente domanda di Made in Italy sulla piattaforma cinese che conta oltre 430 milioni di consumatori.
Maggiore tutela per i prodotti DOP e IGP. Ad oggi l’Italia è l’unico Paese sulla piattaforma e-commerce a garantire ai prodotti Dop e Igp la stessa tutela contro il falso che hanno i brand commerciali, che con l’accordo verrà estesa anche alla piattaforma BtoC destinata a 430 milioni di utenti della rete, oltre che alla piattaforma B2B. Già lo scorso anno l’alleanza con Alibaba ha impedito la la vendita mensile di 99mila tonnellate di falso parmigiano, 10 volte di più della produzione autentica, e di 13 milioni di bottiglie di Prosecco che non arrivava dal Veneto.
Per individuare i falsi il Ministero delle politiche agricole ha costituito una task force operativa dell’Ispettorato repressione frodi che quotidianamente cerca i prodotti contraffatti e li segnala ad Alibaba. Entro 3 giorni le inserzioni vengono rimosse e i venditori informati che stanno usurpando le indicazioni geografiche italiane.
Con il nuovo accordo Alibaba si impegna anche a promuovere momenti di educazione dei venditori e dei consumatori sull’importanza delle indicazioni geografiche alimentari.
Non solo protezione, ma anche promozione. L’Italia investe per valorizzare le proprie eccellenze enogastronomiche sul sito cinese. Si parte con il vino nella giornata dedicata a questo prodotto su Alibaba, il 9/9. Un evento speciale presentato in anteprima mondiale allo scorso Vinitaly proprio da Jack Ma, fondatore di Alibaba. Da quel momento le aziende vitivinicole italiane presenti sulla piattaforma sono passate da 2 a 50 con oltre 500 etichette.
Per la giornata del vino, poi, è prevista una forte azione di comunicazione realizzata da Ministero delle politiche agricole, Ministero dello Sviluppo Economico e Ice con un target mirato sui consumatori che spendono di più su Alibaba. Un impegno destinato a essere ulteriormente rafforzato nelle prossime settimane grazie all’inserimento della Cina nei target strategici per gli investimenti del piano straordinario di internazionalizzazione con l’obiettivo di accompagnare le aziende italiane in un mercato dal potenziale di crescita molto interessante. Basti pensare che nei primi cinque mesi del 2016 le importazioni cinesi di vino sono cresciute del 42%, raggiungendo la quota di 1 miliardo di euro.
“Gli accordi con Alibaba – afferma il Ministro Maurizio Martina – rappresentano un punto concreto della nostra strategia di sostegno al Made in Italy agroalimentare nel mondo, che sfrutta anche formule innovative per tutelare e promuovere i prodotti di qualità. Siamo riusciti a garantire ai nostri marchi geografici un livello molto alto di protezione sulla piattaforma cinese. Un risultato fondamentale che, in sede di WTO, inseguiamo da decenni e che invece sul web siamo riusciti a costruire in pochi mesi e con risultati eccezionali. Sul versante della promozione avevamo preso l’impegno a Vinitaly per essere protagonisti nella giornata del vino il 9/9 e lo abbiamo mantenuto: il mercato cinese offre opportunità che vanno colte subito”.