Non si può capacitare Daniele Cametti Aspri per il conto salato, anzi, salatissimo ricevuto da Acea per il consumo di energia elettrica. Daniele è un “ordinario” fotografo, con una vita “normale” e un bel giorno di agosto si è ritrovato a sfogliare una bolletta della luce di 34 pagine.
“La prendo a ridere, mi sento male, vivo ormai da giorni in uno stato confusionale perenne e con la pressione alle stelle” scrive su Facebook. Daniele non si spiega come sia possibile un conto del genere, spesso non è nemmeno in casa e viaggia spesso per lavoro ed è sempre stato un puntuale pagatore.
“Acea dice che si tratta di una ‘ordinaria operazione di conguaglio di dieci anni‘, quasi l’età di mio figlio. Non so, ma per me 65.501,80 euro non sono mai stati ordinari, tant’è che non ho neanche una casa mia. Non mi sembra poi così ‘ordinario’. Io volevo essere ordinario, un figlio normale, una famiglia normale, una vita normale”.
Il caso di Daniele ha suscitato lo stupore di molti, è subito diventato un caso da mass media ed ora quotidiani, televisioni e radio parlano di lui e della sua tragicomica situazione. Anche un quotidiano in Bielorussia parla dell’assurda situazione che un “ordinario” consumatore di energia elettrica sta attraversando per mano dell’azienda italiana.
“La mia aspirazione ‘stra-ordinaria’ era quella di diventare un bravo fotografo ma mi hanno tolto anche quella, eclissandola dietro #lagrandebolletta dopo la quale non ho più una vita. Ma si, la voglio prendere bene, ‘ordinariamente’. Adesso faccio un ‘crowfunding’, una pagina FB e vado pure in TV su RETE 4 da Maurizio Belpietro stasera alle 20, tutte cose “stra-ordinarie” per uno che voleva una vita “ordinaria” ed ha ricevuto una bolletta ‘ordinaria’”.
Da bravo creativo, Daniele invita tutti a supportarlo con gli ashtag #storiadiunordinariconguag