L’acqua è un bene inestimabile non solo perché è necessaria alla nostra sopravvivenza o perché ha un valore nutrizionale insostituibile. L’acqua è alla base di ogni catena alimentare ed è il sangue che scorre nel nostro ecosistema planetario: nel momento in cui l’acqua entra a far parte di un sistema commerciale, diventa una materia prima che va protetta con forte consapevolezza e impegno.
Ed è questa la direzione verso cui sono rivolte le politiche del Gruppo Sanpellegrino, azienda di riferimento in Italia nel settore delle acque minerali, che di recente ha reso noto il primo “Rapporto sulla creazione di valore condiviso” sull’impegno dell’azienda per la cura di una risorsa preziosa come l’acqua, dalla fonte alla tavola e oltre.
Perché Valore Condiviso. Il Gruppo Sanpellegrino genera benefici non solo sotto il profilo economico per i propri clienti e i dipendenti, ma anche sotto il profilo sociale ed ambientale grazie ad una politica aziendale orientata alla sostenibilità e alla creazione di valore condiviso. Il piano industriale di investimenti vede oltre 100 milioni di euro impiegati sul territorio per favorire la crescita sostenibile mentre il valore economico complessivo generato dalle attività del Gruppo, è stato nel 2016 di 911 milioni di euro di cui 885,9 milioni di euro distribuiti tra gli stakeholder – dipendenti, comunità locale, pubblica amministrazione.
Acqua imbottigliata alla fonte. Il Gruppo Sanpellegrino gestisce ad oggi 6 concessioni minerarie in 5 regioni italiane: Cepina e San Pellegrino Terme (Lombardia), San Giorgio in Bosco (Veneto), Scarperia (Toscana), Castrocielo (Lazio) e Santa Rosalia (Sicilia). Per preservare la loro purezza la legge prevede che l’imbottigliamento dell’acqua minerale avvenga alla fonte per sigillarne tutte le proprietà. A questo consegue che quasi il 70% dei dipendenti è residente nei pressi dei siti produttivi, facendo registrare una ridistribuzione di valore legata all’occupazione, all’indotto locale diretto e al contributo a progetti di sviluppo locale pari a 161 milioni di euro nei territori di imbottigliamento.
Habitat unico e protetto. Le acque minerali naturali si distinguono dalle acque potabili per la loro purezza rispetto alla forma originaria. Inoltre, ogni acqua minerale è diversa da un’altra in base ai sali minerali e agli oligoelementi che acquisisce lungo il suo percorso sotterraneo: l’acqua è infatti il prodotto di un percorso sotterraneo unico ed ogni acqua è frutto della diversità del territorio in cui scorre. Per questo è importante preservare l’ambiente in cui l’acqua vive e, nelle zone di captazione Sanpellegrino ha implementato un sistema di sicurezza con controlli stringenti affinché non si installino attività invasive o potenzialmente inquinanti.
La sostenibilità di packaging e stabilimenti. Lo stabilimento Nestlé Vera a Castrocielo è un emblema dell’industria ecosostenibile, proponendosi come Smart Factory alimentata al 100% con energie rinnovabili e con l’obiettivo di emissioni zero. L’innovazione dei packaging del brand Levissima, inoltre, ha reso possibile l’utilizzo di un’innovativa bottiglia proveniente per il 30% da materie prime di origine vegetale.