“Consegneremo 2 milioni di firme al Comitato Intergovernativo Unesco per la Salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale quando, nella prima settimana di dicembre, i 24 Stati membri si riuniranno in sessione in Corea del Sud, sull’isola di Jeju, chiamati a valutare l’iscrizione dell’Arte del pizzaiuolo napoletano nella Lista Rappresentativa dei Beni mondiali. Pizzaiuoli da tutto il mondo hanno abbracciato la sfida finale di raccolta adesioni a sostegno della candidatura italiana che proseguirà per tutto il mese di novembre”. Lo dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, già Ministro delle Politiche Agricole e dell’Ambiente, promotore della petizione mondiale #pizzaUnesco giunta al risultato di 1,8 milioni di sottoscrizioni con firme di cittadini da oltre 90 Paesi, ottenute dalla recente adesione di molti Paesi africani.
In vista del voto decisivo di dicembre, la raccolta firme a sostegno di #pizzaUnesco sarà attiva in ogni angolo del pianeta per puntare all’obiettivo di 2 milioni di sottoscrizioni con firme da più di 100 Paesi. Risultato che consoliderà il record di quella che è già la campagna più popolare della storia a sostegno di una candidatura Unesco.
Novembre sarà mese straordinario di mobilitazione a livello mondiale dedicato alla petizione che “ho lanciato – ricorda il Presidente della Fondazione UniVerde – con l’obiettivo di affermare la qualità della creazione artigianale della pizza rispetto alla produzione industriale e globalizzata di alcune catene Usa che continuano a propagandare una presunta origine nordamericana di questo piatto. La nostra è una battaglia culturale che vuole tutelare un’arte tradizionale nata sullo sfondo del Vesuvio, tramandata di padre in figlio e simbolo di una intera comunità”.
Il rush finale della campagna si avrà dal 20 al 26 novembre, nei giorni della IIa Settimana della Cucina Italiana nel mondo quando, in oltre 100 Paesi, un grande spazio avranno gli eventi #pizzaUnesco a sostegno della candidatura italiana. L’iniziativa promossa dalla Farnesina in stretta collaborazione con il MIPAAF per la valorizzazione all’estero del made in Italy, prevede infatti un focus particolare dedicato alla promozione dell’“Arte del pizzaiuolo napoletano”. Sarà lo stesso Pecoraro Scanio ad aprire in Svezia, il 20 novembre, gli appuntamenti internazionali #pizzaUnesco per #ItalianTaste. L’evento inaugurale si terrà da “Giro Pizza”, prima pizzeria napoletana a Stoccolma, premiata dal Gambero Rosso “migliore pizza 2017” della capitale scandinava. Per l’occasione, i top chef svedesi Stefano Catenacci e Paul Svensson, tra i più conosciuti e apprezzati al mondo, prepareranno gustose pizze insieme ai pizzaiuoli napoletani.
Sono centinaia, nel mondo, le pizzerie e i pizzaiuoli al fianco della campagna per il rush finale. Dopo Stoccolma, #pizzaUnesco farà tappa il 21 novembre a Copenhagen e a Madrid con il pizzaiuolo Fabio Cristiano, che il 23 volerà all’Istituto Italiano di Cultura di Budapest. Dal 23 al 26 si potrà firmare per la petizione alla Fiera di Roma mentre dal 24 al 27, in Australia, ambasciatore della campagna sarà il pizzaiuolo campione del mondo 2016 Andrea Cozzolino, protagonista al Doncaster Food Truck Carnival di Melbourne. Il 25 sarà la volta di Napoli, con #pizzaUnesco al Villaggio Coldiretti allestito alla Rotonda Diaz, il 26 ad Auckland, in Nuova Zelanda, con il pizzaiuolo Francesco Acri. Il 29 novembre sempre Fabio Cristiano promuoverà la raccolta firme anche a Detroit. Il mese di raccolta straordinaria sarà concluso dal promotore Alfonso Pecoraro Scanio a Taipei, in Taiwan, in compagnia dello chef Enrico Derflingher, presidente dell’associazione europea dei cuochi Euro-Toques International.