Una certificazione per la guida ecologica. È quanto annunciato dal ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, per ridurre le emissioni di inquinanti nell’aria attraverso un nuovo approccio alla guida delle auto. Lo smog è una vera e propria spada di Damocle che pende sulle grandi città italiane, in particolare del nord Italia, attanagliate da PM10 ed altri inquinanti che rendono l’aria irrespirabile. Ecco perché, durante l’assemblea interregionale della Confarca (la confederazione italiana delle autoscuole e degli studi di consulenza) che si è svolta a Bologna il 3 febbraio scorso, il titolare del dicastero ha annunciato che saranno incrementati i piani per incentivare “l’utilizzo dei biocarburanti ed abitudini e stili di vita differenti”.
Il ministro Galletti, inoltre, elogia il ruolo svolto finora dalle autoscuole, perché sono fondamentale nel “diffondere uno stile di guida ecologico” soprattutto tra i più giovani: “Noi intendiamo certificare questa metodica didattica attraverso una convenzione che stipuleremo con i rappresentanti della categoria, affinché venga riconosciuta questa particolare competenza degli operatori”, annuncia.
Per Galletti “le autoscuole hanno il delicato compito di insegnare ai più giovani, futuro della società, la cultura della sicurezza sulle strade. Bisogna dunque agevolare l’utilizzo dei nuovi strumenti tecnologici e al tempo stesso scongiurare che smartphone e navigatori possano divenire pericolose distrazioni”.
All’assemblea della confederazione italiana delle autoscuole, all’Hotel Cosmopolitan di Bologna, hanno parteciperanno, tra gli altri, il presidente della confederazione, Paolo Colangelo, il dirigente della Motorizzazione civile di Bologna, Fausto Fedele, ed il dirigente generale MOT, Francesco Foresta.