Con gli acquisti di alcol denaturato praticamente triplicati (186%) nell’ultimo mese di emergenza, anche il vino va in trincea nella lotta al coronavirus con le eccedenze della produzione a disposizione dell’Italia per essere distillate per ottenere alcol.
Arriva piano salva vigneti, nella settore lavorano 1,3 milioni di persone.
La Coldiretti ha presentato al Governo il piano salva vigneti con il quale, attraverso la distillazione volontaria, si prevede di togliere dal mercato almeno 3 milioni di ettolitri di vini generici da trasformare in alcol disinfettante per usi sanitari nelle trincee della guerra al virus da nord a sud del Paese. La misura avrebbe inoltre l’importante effetto di favorire l’acquisto di alcol italiano che sugli scaffali è stato il prodotto che ha registrato il maggior incremento di vendite secondo Iri, ma anche di ridurre le eventuali eccedenze produttive.
Il piano prevede anche la vendemmia verde su almeno 30.000 ettari per una riduzione di almeno altri 3 milioni di ettolitri della produzione sui vini di qualità in modo da evitare un eccesso di offerta, considerate le conseguenze della pandemia sui consumi internazionali per effetto delle difficoltà logistiche, della disinformazione, strumentalizzazione e concorrenza sleale con la campagna denigratoria sui prodotti italiani dopo che nel 2019 l’export di bottiglie Made in Italy ha raggiunto i 6,4 miliardi di euro, il massimo di sempre, pari al 58% del fatturato totale.
A pesare sul mercato interno è stata anche la chiusura forzata di ristoranti e bar e considerato lo stato di crisi, la Coldiretti ha chiesto che specifiche agevolazioni fiscali e previdenziali si applichino a tutte le imprese agricole operanti nel settore vitivinicolo che ha subito effetti particolarmente negativi per l’emergenza epidemiologica COVID -19, senza le limitazioni previste dal decreto “Cura Italia”. Una necessità che va sostenuta anche garantendo liquidità alle imprese del settore con interventi emergenziali a livello nazionale e comunitario senza appesantimenti burocratici.