A rivelarlo è la campagna “Piccoli gesti, grandi crimini” contro l’bbandono dei mozziconi di sigaretta e di piccoli rifiuti, realizzata da Marevivo a partire dalla ricerca qualitativa condotta da AICA con l’Università Federico II di Napoli.
Se messi uno sopra l’altro i mozziconi dispersi nell’ambiente raggiungevano un’altezza di 10.415 metri, superiore a quella dell’Everest. Dopo poche settimane dall’avvio della campagna gli effetti sono già stati tangibili tant’è che la “montagna” di mozziconi si è ridotta del 69% raggiungendo i 3.094 metri.Nel suo progetto pilota condotto a Sorrento da British American Tobacco Italia, la campagna ha registrato una riduzione del 69% dei mozziconi di sigaretta dispersi nell’ambiente e una diminuzione complessiva del 45% di altri piccoli rifiuti.
Ogni anno nel mondo 4,5 trilioni di mozziconi finiscono nell’ambiente a causa di un piccolo gesto che viene fatto con disattenzione, un gesto solo apparentemente marginale che diventa un crimine per l’ambiente perché lo danneggia, rilasciando innumerevoli sostanze inquinanti, e che porta le sigarette ad essere il rifiuto più presente sulle spiagge di tutto il mondo.
La campagna “Piccoli gesti, grandi crimini” è partita dalla ricerca qualitativa condotta da AICA con l’Università Federico II di Napoli, da cui sono emerse le tre motivazioni principali per le quali i cittadini fumatori ripetono comportamenti errati:
- Non hanno la consapevolezza del danno che causano all’ambiente gettando mozziconi a terra.
- Spesso non sono presenti abbastanza contenitori per mozziconi sul territorio.
- Le sanzioni previste per chi getta i mozziconi in terra non vengono applicate.
La campagna quindi ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare ed educare i cittadini sul tema del rispetto ambientale, attraverso il corretto conferimento dei mozziconi in città, l’installazione di oltre nuovi 50 cestini e la distribuzione a cittadini e turisti di oltre 4.000 posacenere tascabili. Ad affiancare le attività anche una campagna di installazione urbana con una vera e propria “scena del crimine” presso Piazza delle Cinque Lune a Roma, a pochi passi dal Senato.
“Se non smaltiti correttamente i mozziconi di sigaretta rappresentano un danno enorme per l’ambiente: sono i rifiuti più frequenti sulle spiagge, rilasciano sostanze nocive nel mare, il loro filtro non è biodegradabile, si sminuzza in microplastiche e rimane in mare per sempre” ha dichiarato Raffaella Giugni, Responsabile Relazioni Istituzionali di Marevivo. “I risultati di questa prima tappa sono incoraggianti: nell’area di Sorrento durante la campagna abbiamo ottenuto una riduzione complessiva dei mozziconi nell’ambiente pari al 69%. Se tutti i comuni italiani aderissero al nostro appello, e se le persone si impegnassero a smaltire correttamente questo rifiuto, risparmieremmo all’ambiente non solo marino un ulteriore aggravamento delle sue condizioni.”
Nel corso del progetto pilota, i mozziconi di sigaretta si sono rivelati tra i rifiuti più diffusi, con percentuali che variavano dal 98% nelle aree pedonali più turistiche (come Via Veneto, la principale via di passaggio tra Marina Grande e le altre spiagge), fino al 51% nelle principali aree di ritrovo come spiagge e caffè di strada, con una media dell’81% nel periodo pre-campagna e del 78% dopo la campagna. Tra gli altri rifiuti più comuni ritrovati nell’ambiente sono stati catalogati: ricevute di carta, tappi di bottiglia e coperchi, bicchieri di plastica per bevande, cannucce e rete da pesca, che hanno contribuito per oltre il 75% del totale.
Contrasto del littering: il report di Aica e Università Federico II di Napoli
Parallelamente alla campagna di sensibilizzazione e di monitoraggio svolta a Sorrento, durante i giorni pre e post campagna, è stato realizzato un report di indagine qualitativa per valutare quali possano essere le migliori strategie per contrastare il fenomeno del littering, ovvero l’abbandono, deliberato o involontario, di rifiuti di piccole dimensioni in spazi pubblici o aperti come strade, piazze, parchi, spiagge.
I volontari di Marevivo hanno somministrato un questionario che ha fatto emergere come il ruolo più importante nel processo di raccolta dei rifiuti dovrebbe essere svolto, secondo gli intervistati, dai cittadini (45%); in secondo luogo dagli enti e istituzioni locali (39%), e solo in via residuale dai produttori (16%).