Uno degli ultimi provvedimenti del Presidente uscente degli Stati Uniti Donald Trump potrebbe essere il via alle trivellazioni di petrolio in Alaska, nell’Arctic National Wildlife Refuge (ANWR).
Il rifugio Artico è una distesa selvatica di oltre 19 milioni di acri, sede di branchi di animali rari e selvaggi come orsi polari, uccelli acquatici migratori e caribù. Oltre ad essere una delle ultime distese americane ancora selvagge e incontaminate, è anche molto ricca di petrolio e gas ma, nonostante le perforazioni furono vietate per decenni per salvaguardarne l’ecosistema, il governo repubblicano Trump del 2017 ne ha riaperto la possibilità.
Nella giornata di oggi 17 novembre, verrà varato uno degli ultimi provvedimenti dell’amministrazione Trump contenente il lancio del bando che raccoglie le manifestazioni di interesse delle compagnie del settore oil & gas alle trivellazioni nell’Arctic National Wildlife Refuge.
La “call for nominations” consentirà alle aziende di manifestare interesse per precise porzioni della pianura costiera dell’ANWR nelle quali vorrebbero avviare le attività di ricerca e sfruttamento di petrolio e gas; il governo dovrà poi fornire loro conferma di vendita entro 30 giorni e finalizzare gli accordi contrattuali entro ulteriori 30 giorni successivi.
Il bando dovrebbe quindi terminare pochi giorni prima dell’insediamento effettivo del democratico Biden che avverrà il 20 gennaio. Questo perché Biden e la sua vice Harris hanno chiaramente manifestato la contrarietà verso le politiche a favore dello sfruttamento petrolifero, ed è chiara l’intenzione del presidente uscente Donald Trump di finalizzare la vendita di contratti di estrazione nell’Arctic National Wildlife Refuge (ANWR) prima che il nuovo governo democratico si insedi alla Casa Bianca.