Il nuovo Natural Climate Solutions Portfolio di Gucci in favore della natura si spinge oltre l’impegno di carbon neutrality e promuove l’agricoltura rigenerativa
Gucci annuncia l’evoluzione della strategia della Maison in materia di sostenibilità ambientale, che prevede oltre la carbon neutrality nuove iniziative a tutela della natura. Il nuovo Natural Climate Solutions Portfolio di Gucci prevede interventi di protezione e ricostituzione di foreste e di mangrovie in aree significative per la biodiversità e a rischio di deforestazione e l’adozione di pratiche di agricoltura rigenerativa all’interno della sua supply chain.
Gucci è interamente carbon neutral per tutte le sue attività e per quelle dell’intera filiera dal 2018, seguendo una strategia di sostenibilità che ogni anno si pone l’obiettivo di evitare , ridurre e successivamente, come misura finale, compensare le emissioni inevitabili di gas serra (GHG) attraverso soluzioni nature-based. La nuova strategia per il clima di Gucci continua a dare priorità alla riduzione delle emissioni, promuovendo al contempo lo sviluppo sostenibile della catena di fornitura al fine di generare un impatto positivo sulla biodiversità e sul cambiamento climatico.
“L’evoluzione della nostra strategia comprende una serie di azioni precise per la mitigazione della crisi climatica che confermano il nostro obiettivo di dare priorità alla riduzione delle emissioni, per rimanere carbon neutral lungo l’intera catena di fornitura. Allo stesso tempo, tra i principali pilastri del nostro approccio, stiamo investendo in pratiche di agricoltura rigenerativa. Basato su fondamenti scientifici, il nuovo Natural Climate Solutions Portfolio di Gucci protegge e rigenera importanti ecosistemi che mitigano il cambiamento climatico, garantendo al contempo la conservazione della biodiversità e benefici climatici per il futuro. Vogliamo essere parte della soluzione in favore della natura e del clima, integrando pratiche e sistemi virtuosi che trasformino la natura stessa da vittima a protagonista dei cambiamenti climatici e che alla fine determineranno il futuro del nostro pianeta.” ha dichiarato Marco Bizzarri, Presidente e CEO di Gucci.
Il nuovo Natural Climate Solutions Portfolio di Gucci include:
- conservazione delle foreste ad alto valore ambientale e sociale: Come risulta dal proprio conto economico ambientale (EP&L) annuale*, tra il 2018 e il 2019 Gucci ha registrato una riduzione del 18% delle emissioni di gas serra totali rispetto alla crescita. In linea con l’impegno ad essere carbon neutral nelle proprie attività e nell’intera supply chain (Scopo 1, 2 e 3 del Protocollo sulle emissioni di gas serra) , Gucci ha compensato le emissioni residue derivanti dalle sue attività del 2019 – pari a 1.369 milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente (CO2e) – supportando azioni a tutela della biodiversità di circa 1.195.000 ettari di importanti foreste. La collaborazione di Gucci ai progetti Chyulu Hills REDD+ in Kenya, con il partner Conservation International, e Kariba REDD+ in Zimbabwe, con il partner Southpole, mitiga il cambiamento climatico, crea un impatto economico e sociale positivo per le comunità locali e protegge la fauna selvatica in pericolo e il suo habitat.
- Ricostituzione e tutela delle mangrovie: Oltre a tali impegni di compensazione delle emissioni di gas serra per il 2019, Gucci ha investito nel progetto Muskitia Blue Carbon REDD+ in Honduras con il partner South Pole, per proteggere dalla deforestazione circa 5.000 ettari di mangrovie e oltre 285.000 ettari di foresta. Le mangrovie immagazzinano anidride carbonica fino a dieci volte in più rispetto alle foreste terrestri, tuttavia il 30-50% delle mangrovie del mondo sono già andate perse e la loro distruzione continua a un ritmo del 2% l’anno. Quando questi ecosistemi vengono danneggiati o distrutti, un’enorme quantità di anidride carbonica viene nuovamente emessa nell’atmosfera, contribuendo in questo modo al cambiamento climatico.
- Agricoltura rigenerativa per una migliore gestione del suolo: Quale primo passo di una strategia più ampia e a lungo termine in favore di pratiche agricole rigenerative, Gucci sta collaborando con, Conservation International e South Pole e Native per studi di fattibilità volti ad identificare e sviluppare progetti di agricoltura rigenerativa nelle principali aree della propria supply chain, con l’obiettivo futuro di integrare le materie prime generate da questi progetti nei propri prodotti. Spingendosi oltre la propria supply chain, Gucci incentiva gli agricoltori locali all’adozione dell’agricoltura rigenerativa attraverso tecniche di carbon farming, che consentono la cattura e l’immagazzinamento di carbonio nel suolo. Per questo motivo, Gucci ha investito direttamente nei recenti progetti rigenerativi di Native per le filiere della lana e della pelle su un’area di circa 3.075 ettari, che consentiranno nei prossimi cinque anni una cattura di circa 25.000 tonnellate di CO2 nei terreni. Queste attività rientrano all’interno di un più ampio intervento su 32.000 ettari di terreno gestiti secondo tecniche di agricoltura rigenerativa e consentiranno la cattura di ulteriori ca 200.000 tonnellate di CO2 durante l’intera durata del progetto. A titolo di esempio, Gucci ha finanziato dei produttori di lana in Patagonia per la conversione rigenerativa di oltre 1.800 ettari di praterie dedicate al pascolo, in un progetto che promuoverà la salute del suolo, la qualità dell’acqua, l’aumento della biodiversità, le migliori pratiche di rispetto del benessere degli animali e il sequestro del carbonio nel lungo termine. Nel complesso, Gucci sta promuovendo la transizione dalle attuali pratiche agricole intensive basate sull’uso di prodotti chimici e monocolture che tradizionalmente forniscono le materie prime all’industria della moda, a sistemi agricoli in grado di nutrire e rafforzare il terreno piuttosto che sfruttarlo ed impoverirlo.
Nell’ambito della sua strategia olistica in favore del clima, Gucci continua a concentrarsi sull’obiettivo di evitare e ridurre le emissioni di gas serra lungo tutta la sua filiera. Nel 2019, questi sforzi hanno portato a una riduzione di 266.000 tonnellate di CO2e (-706.125 tonnellate di CO2e negli ultimi due anni), grazie alle iniziative di sostenibilità e ai miglioramo enti quantificabili in attività ad alto impatto lungo l’intera supply chain di Gucci, tra le quali:
- Energia rinnovabile: II passaggio all’energia verde ha consentito a Gucci di evitare l’emissione di 59.000 tonnellate di CO2e, e di raggiungere un utilizzo dell’83% di energie rinnovabili nei suoi negozi, uffici, magazzini e stabilimenti, con un obiettivo del 100% entro la fine del 2022. Gucci supporta inoltre i suoi fornitori nella transizione all’energia verde nei processi produttivi
- Efficienze produttive: Estensione dei processi sostenibili e delle efficienze di produzione, come la concia metal free, i programmi Gucci Scrap-less e Gucci-Up, e riduzione degli sprechi di produzione, evitando emissioni di circa 3.000 tonnellate di CO2e.
- Approvvigionamento sostenibile: Politiche di approvvigionamento sostenibile e l’introduzione di fibre organiche nelle collezioni evitando l’emissione di 179.000 tonnellate di CO2e, in linea con l’obiettivo Gucci di approvvigionarsi in maniera 100% sostenibile entro il 2025.
- Circolarità: Incremento dell’uso di materiali riciclati e rigenerati come nylon, cotone, cashmere, poliestere e metalli ma anche plastica e materiali per imballaggi, con un risparmio equivalente a 13.000 tonnellate di CO2e, e lancio di Gucci Off The Grid, la prima delle collezioni Gucci Circular Lines interamente sostenibile. A questo si aggiunge la creazione di nuovi modelli di economia circolare, come l’apertura di un nuovo e-commerce per articoli second hand in collaborazione con la piattaforma The RealReal.