Con le riaperture a partire dal 26 aprile e il graduale rientro in ufficio e a scuola, sarà inevitabile un aumento del traffico e di conseguenza un peggioramento della qualità dell’aria soprattutto nelle città. Per paura del contagio, cittadini e lavoratori che non potranno muoversi a piedi o in bici o che non potranno – per necessità aziendali – ricorrere allo smart working, tenderanno infatti ad evitare l’utilizzo dei mezzi pubblici e a privilegiare invece l’uso privato dell’auto.
Tuttavia è possibile, con le dovute accortezze e seguendo quanto indicato dal Governo, condividere l’auto anche con persone non conviventi facendo carpooling, risparmiando a livello economico e riducendo le emissioni di CO2. Per questo Jojob, società Benefit e principale servizio in Italia che offre alle aziende uno strumento completo di welfare aziendale dal punto di vista della mobilità, ha stilato un vademecum con regole, consigli e accorgimenti che permettono di condividere l’auto con i colleghi in sicurezza.
“Come Jojob siamo convinti che un valido aiuto in questo momento di crisi anche dal punto di vista della mobilità possa venire dal carpooling che, se organizzato con le dovute accortezze, costituisce una soluzione integrativa al trasporto pubblico, in grado di alleggerire la pressione su autobus, metropolitane e tram riducendo contemporaneamente il numero di auto in circolazione”, sottolinea Gerard Albertengo, CEO di Jojob.
1 – Secondo le linee guida del Governo* è possibile viaggiare in auto con persone non conviventi. È necessario in questo caso rispettare le stesse misure di precauzione previste per il trasporto non di linea: nella parte anteriore della vettura dovrà sedersi solo il guidatore, mentre per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori potranno accomodarsi al massimo due passeggeri. Su una cinque posti, dunque, si potrà viaggiare al massimo in 3 persone non conviventi. Jojob in questo caso consiglia comunque di limitare al minimo l’equipaggio (un conducente e un passeggero), proprio per abbassare il più possibile il rischio contagio. Per ottenere la maggior distanza possibile tra i due occupanti del veicolo, l’ideale sarebbe che il passeggero si collocasse nel sedile posteriore destro.
2 – È obbligatorio indossare la mascherina mentre si viaggia in auto con persone non conviventi, quindi anche con i propri colleghi.
3 – Meglio evitare di viaggiare con finestrini chiusi e contemporaneamente il riscaldamento o l’aria condizionata accesi. Preferibile invece lasciare aperti, quando possibile, tutti i finestrini. Altrimenti, quando si viaggia in due, la soluzione più efficace potrebbe essere – anche se controintuitiva – quella di abbassare non i finestrini più vicini a guidatore e passeggero, bensì quelli dal lato opposto: si crea in questo modo un flusso che fa sì che l’aria entri o esca lontano dal guidatore o dall’occupante della seconda fila**.
4 – Soprattutto per chi condivide l’auto per la tratta casa-lavoro, Jojob consiglia di creare equipaggi stabili nel tempo, così da limitare il contatto sempre alle stesse persone. Meglio ancora se si tratta dei colleghi con cui si condivide l’ufficio.
5 – È bene mantenere le distanze di sicurezza non solo all’interno dell’abitacolo ma anche quando si sale e si scende dall’auto, ad esempio utilizzando sempre le portiere opposte. Evitare ovviamente strette di mano e qualunque tipo di contatto fisico.
6 – Sembrerà scontato ma è bene ribadirlo: evitare di mettersi in viaggio in auto con altre persone in presenza di sintomi o se si è sottoposti a misure di quarantena obbligatoria da parte delle Autorità sanitarie.
7 – Se si è soliti condividere l’auto con colleghi o non conviventi, può essere una buona abitudine non soltanto quella di avere sempre a portata di mano nel veicolo del gel igienizzante per le mani, ma anche di igienizzare con regolarità l’abitacolo, in particolare maniglie interne ed esterne delle portiere, volante, cambio, freno a mano, vari pulsanti, cinture di sicurezza. Si possono ad esempio utilizzare soluzioni detergenti a base di alcol, se possibile aiutandosi con nebulizzatori per spruzzare il prodotto in maniera più diffusa. Per gli interni ovviamente è bene valutare i prodotti più adatti a seconda del tipo di pelle o tessuto. Qualora fosse necessaria una sanificazione vera e propria, è invece opportuno rivolgersi a personale specializzato.
8 – Qualora ci si sposti – sia da soli che in compagnia – in auto si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante autodichiarazione. In particolare, la giustificazione del motivo di lavoro può essere inoltre comprovata esibendo, ad esempio, adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata.