La tutela dell’ambiente, degli ecosistemi, della biodiversità e degli animali è stata inserita in Costituzione. Lo ha sancito il Parlamento sull’onda dell’impegno di tanti parlamentari e della mobilitazione civica #SubitoAmbienteInCostituzione lanciata su Change.org dal Presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio, con il supporto di associazioni ambientaliste e di realtà impegnate nella salvaguardia della natura, raccogliendo ben 75.000 adesioni.
Delle conseguenze pratiche che tale storico traguardo avrà sulle politiche ambientali del nostro Paese, se ne è parlato oggi alla conferenza stampa “Ambiente e Animali in Costituzione. Dalla vittoria all’applicazione dei nuovi principi costituzionali” che si è svolta alla Sala Caduti di Nassiriya, presso Palazzo Madama, su iniziativa della Senatrice Loredana De Petris, Presidente del Gruppo Misto, in collaborazione con la Fondazione UniVerde. Media partners: Radio Radicale, Askanews, Italpress, TeleAmbiente, Opera2030, SOS Terra Onlus.
Riparte dunque l’azione per chiedere leggi e sentenze coerenti ai nuovi principi inseriti nella Carta costituzionale.
Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde e promotore della petizione #SubitoAmbienteInCostituzione: “Per questa grande vittoria vanno ringraziati i cittadini e i parlamentari che si sono impegnati. Ora dobbiamo ottenere l’attuazione dei nuovi principi costituzionali che impongono di pensare anche alle future generazioni. Subito leggi che rafforzino la tutela di biodiversità, ecosistemi e animali e adeguare il Pnrr e la transizione ecologica e digitale al nuovo dettato costituzionale. Per esempio, a mare non servono piattaforme per idrocarburi ma quelle per eolico sostenibile”.
Loredana De Petris, Presidente del Gruppo Misto al Senato della Repubblica: “È un risultato storico che aspettavamo da trent’anni. Il voto della Camera, in quarta lettura, che conferma il testo elaborato dal Senato, sancisce infatti in via definitiva, con la maggioranza dei due terzi e dunque senza possibilità di chiedere il referendum confermativo, la tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli animali e degli ecosistemi nella nostra Costituzione. Modificando l’art. 41, si stabilisce inoltre che la libera iniziativa privata non può arrecare danni alla salute e all’ambiente. È ora la legge fondamentale dello Stato ad affermare che l’interesse economico non può prevalere sul diritto alla salute e sulla tutela ambientale. Da oggi l’Italia è un Paese migliore”.
Gianluca Perilli, Membro della 1a Commissione permanente (Affari Costituzionali), al Senato della Repubblica: “Con l’inserimento del principio di tutela degli animali e dell’ambiente in Costituzione abbiamo posto le basi culturali e giuridiche per affrontare le prossime sfide. Questa modifica rappresenta uno strumento necessario nell’indicare la direzione da seguire, ponendo al centro il ruolo fondamentale che hanno le future generazioni”.
Gianfranco Amendola, Vicepresidente del Comitato scientifico della Fondazione UniVerde e già Magistrato esperto in normativa ambientale: “La modifica costituzionale deve essere valutata nel suo complesso. Aver accorpato la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi aggiunge il fine comune e fornisce una nozione chiara, condivisibile e di vasto respiro del valore ambientale per la società. Se poi guardiamo alle modifiche dell’art. 41, appare chiaro che il cosiddetto sviluppo sostenibile deve essere valutato con riferimento alla tutela ambientale e non alle esigenze commerciali, perché ogni iniziativa economica deve essere indirizzata a garantire in primo luogo l’interesse delle future generazioni”.
Jimmy Ghione, Inviato di Striscia la Notizia e testimonial della campagna #SubitoAmbienteInCostituzione: “Sono stato felicissimo di sostenere questa iniziativa e la strepitosa vittoria che abbiamo ottenuto è un risultato storico ma anche un grande segno di civiltà. Con Striscia siamo impegnati da anni nella difesa dell’ambiente e degli animali perché sono una fonte di vita da proteggere, è una responsabilità di tutti”.
Stephanie Brancaforte, Direttrice di Change.org: “Siamo lieti che la voce di 75.000 italiani sia state ascoltate e che il Parlamento abbia preso a cuore la loro richiesta. Tutela dell’ambiente, diritti degli animali e implementazione di un green deal sono priorità per gli 11 milioni di utenti di Change.org in Italia, dunque questo momento rappresenta un importante progresso per tutti loro. Nel mondo, la società civile spinta in particolare dalle nuove generazioni sta facendo pressione affinché la tutela ambientale sia difesa e garantita nei diversi quadri giuridici. La garanzia del patto tra governanti e governati è fondamentale per procedere in questa direzione e i governi, incluso quello italiano, devono cogliere ogni sfida come un’opportunità per velocizzare la transizione ambientale nel rispetto dei bisogni e della dignità delle persone”.
Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo: “Ora che questo grande traguardo è stato raggiunto ci auguriamo che vengano messe in atto politiche concrete verso una vera transizione ecologica del Paese, che finalmente includano e valorizzino il mare. Un mare che rappresenta un immenso patrimonio naturale per l’Italia, che possiede 8000 km di coste, 32 aree marine protette, 9 arcipelaghi, 27 isole minori, e 500.000 km quadrati di area di mare che ci competono e che rappresentano circa un quinto del Mediterraneo, con una ricchezza di biodiversità di circa 17.000 specie. Purtroppo, l’ambiente e il mare non rientrano mai nelle priorità politiche e strategiche, ci si accorge della loro importanza solo in occasione di emergenze, disastri o crimini, tantoché Marevivo chiede dal 1993, da quando è stato soppresso il Ministero della Marina mercantile, un Ministero del Mare”.
Alla conferenza stampa, moderata da Stefano Zago, Direttore di TeleAmbiente, sono inoltre interventi Angelo Consoli, Presidente Cetri-Tires e Direttore dell’Ufficio UE di Jeremy Rifkin, e Alfonso Cauteruccio, Presidente di Greenaccord, che hanno rimarcato la necessità di mettere in campo una serie di politiche consapevoli e dal valore comune in funzione alla modifica della Costituzione. Così come è stato sottolineato, il diritto a un ambiente sano, inteso come soggetto che ha valore giuridico, significa immaginare una nuova etica dell’azione pubblica con una chiara giurisprudenza improntata alla sostenibilità.
Promossa dalla Fondazione UniVerde e dalla rete civica Opera2030, la petizione #SubitoAmbienteInCostituzione ha avuto il supporto di Greenaccord, Marevivo, Cetri-Tires, Fondazione Homo Ex Machina, TeleAmbiente, Italpress, GustoH24.