Come da copione, anche quest’anno in occasione delle principali settimane della moda in giro per il mondo, sono in molti a chiedersi quanto quest’industria stia davvero facendo per ridurre il proprio impatto ambientale.
Come dimostrato da diversi studi, infatti, la poca sostenibilità del fashion continua a essere un problema di vitale importanza non solo nelle nazioni economicamente più sviluppate ma, ancora maggiormente, in tutti quei paesi in via di sviluppo dove solitamente i grandi marchi recuperano la propria manodopera. Oggi però, la sensibilità sul tema sembra essere molto diversa rispetto a un tempo. Moltissimi brand, infatti, se non hanno già definitivamente abbandonato le proprie produzioni a elevato impatto ambientale, si stanno quanto meno impegnando alla creazione di collezioni “ad hoc”, spesso realizzate recuperando materiali di scarto o tessuti di seconda mano. L’obbiettivo è quello di sensibilizzare i propri clienti a quella che, molto probabilmente, sarà una rivoluzione presto inevitabile. I risultati, anche dal mero punto di vista economico, sono già molto incoraggianti.
Un messaggio molto forte, che va di pari passo con le molte iniziative sociali che sono nate negli anni a supporto di una tematica tanto delicata come quella ambientale. Una di queste è la “giornata della Terra” che si celebra ogni 22 aprile, alla quale partecipano molte aziende leader nei rispettivi business di competenza. Quali sono, quindi, i brand che si stanno distinguendo maggiormente in questo processo di sensibilizzazione?
Veja
Quando si parla di sostenibilità, è difficile non citare il brand di sneakers che forse più di tutti ha saputo raccontare al grande pubblico l’importanza delle scelte “green” anche nell’industria del fashion. I ragazzi di Veja sono stati nel tempo capaci di creare quella che, a oggi, è la eco-sneaker più famosa del mondo e una delle più accessibili economicamente. Facilmente riconoscibile anche dal punto di vista del marketing con il suo riconoscibilissimo logo a “V”, il successo è stato tale da spingere il brand a inaugurare la propria linea dedicata alle performance sportive, lanciando così la propria sfida a colossi del calibro di Nike e Adidas.
Patagonia
Un altro dei grandi esempi virtuosi nel mondo della moda sostenibile è sicuramente Patagonia, brand leader mondiale nel settore clothing per le escursioni all’aperto. Una reputazione che il marchio ha saputo crearsi nel tempo grazie a una serie scelte davvero encomiabili. È il caso di “Patagonia Fair trade” un progetto tramite il quale vengono garantiti a quasi settanta mila dipendenti compensi competitivi e assistenze sanitarie. Ma non è tutto, quasi tutte le collezioni presentate nel corso degli ultimi anni sono state realizzate al quasi 87% con prodotti riciclati.
Moncler
Il brand italiano di Remo Ruffini si è “laureato” per il terzo anno consecutivo come “il più sostenibile” del mondo nella categoria “tessile, e beni di lusso” stilata dal Dow Jones. Per celebrare questo sensazionale risultato e la totale riduzione delle emissioni di carbonio per oltre il 40% è stata annunciata la collezione “Born to Protect”, interamente realizzata con prodotti sostenibili. Il prezzo non sarà economicamente competitivo come nel caso dei brand precedenti, ma anche questo non può che essere un segno del cambiamento di tendenza.
Stella McCartney
Per tutti quelli che pensavano che l’unico McCartney a fare la storia sarebbe stato Paul, ci ha pensato la figlia Stella nell’ormai lontano 2001 a stravolgere le vostre previsioni. Mentre i principali marchi si sono nel tempo saputi e dovuti reinventare in maniera “green”, il brand di Stella ha voluto ridiscutere, sin dalla sua fondazione, i materiali usati in questa industria, ribadendo più volte come il matrimonio tra alta moda e eco-sostenibilità sia assolutamente possibile.
Timberland
Questa storica marca americana è in prima linea nella sensibilizzazione ambientale. Basti pensare che in tutti i suoi store è possibile consegnare qualsiasi tipo di scarpa usata (anche di altri brand, quindi) per favorire il processo di donazione in beneficenza o di riciclo. Non solo, da anni Timberland collabora con il brand di pneumatici “Omni Unite” per l’utilizzo di una line di copertoni speciali utilizzabili, una volta usurati, per la creazione delle suole delle proprie calzature.