Dott gestirà per altri 3 anni il nuovo servizio sia di monopattini che di biciclette.
Annunciati i risultati dell’avviso pubblico milanese per lo sharing: Dott è risultata aggiudicataria di entrambe le procedure e continuerà quindi a gestire il servizio sia di monopattini che di biciclette per altri 3 anni. Un ulteriore successo che arriva dopo la conferma su Roma e Torino e che, dunque, consolida la posizione di Dott nel panorama della mobilità urbana sostenibile in Italia.
La società si distingue per la sua duplice proposta, che include sia 2.000 monopattini, con il modello di ultima generazione con frecce in linea con le recenti normative, che 2.000 biciclette elettriche, dotate di pneumatici in camera d’aria per un maggiore comfort, di cui 150 con seggiolino e 15 cargo bike. Questa diversificazione mira a soddisfare le diverse esigenze di mobilità degli utenti, offrendo un’alternativa conveniente e eco-friendly per ogni spostamento urbano. Con il superamento positivo della prova tecnica avvenuta in questi giorni che assicura la qualità e l’affidabilità del servizio offerto, il via effettivo del nuovo servizio è previsto nei prossimi giorni.
“Siamo molto soddisfatti che ancora una volta una metropoli europea come Milano abbia deciso di scegliere Dott per l’offerta dei propri servizi multimodali. Abbiamo unito responsabilità, sicurezza e innovazione in un piano ambizioso per poter superare una procedura molto selettiva da parte dell’Amministrazione ed ora siamo pronti per servire la città e i milanesi per altri tre anni.” – spiega Andrea Giaretta, Regional Manager di Dott – “Con questa significativa vittoria, ci affermiamo con orgoglio come il principale operatore nazionale, con oltre 15.000 veicoli in flotta e la presenza consolidata in tutte le principali città italiane. Inoltre, per noi è di estrema importanza poter offrire un servizio multimodale, sia con monopattini che con biciclette, che ci permette così di affiancare al meglio il sistema di trasporto pubblico per gli spostamenti del primo e ultimo miglio”.
“Monopattini e bici in sharing – commenta Arianna Censi, assessora alla Mobilità del Comune di Milano – sono un servizio molto apprezzato a Milano, che rappresenta per molti la tessitura del raccordo con il trasporto pubblico. Noi abbiamo scelto di proseguire con l’offerta attraverso il nuovo bando perché questa modalità garantisce la possibilità di muoversi senza utilizzare l’auto di proprietà, con vantaggi per tutti i cittadini e le cittadine, sia dal punto di vista della congestione stradale sia per la qualità dell’aria”.
Un elemento significativo di questa nuova fase è l’espansione dell’area operativa del servizio. Negli ultimi mesi, Dott ha già esteso l’area andando a coprire anche le zone più esterne della città come Dergano, Parco Trenno, Lorenteggio e Bisceglie. Con l’avvio del nuovo servizio, l’area operativa coprirà l’intera superficie comunale. Questa decisione strategica mira a garantire un’accessibilità più ampia e a raggiungere una gamma più diversificata di utenti. Ma le ambizioni di Dott non si fermano qui: l’azienda è aperta a valutare ulteriori estensioni, con la possibilità di includere i comuni della prima cintura milanese interessati ad offrire il servizio di sharing. Già oggi, sono molti i pendolari che utilizzano il servizio sia a Milano che a Monza e Varese, le altre città lombarde in cui il servizio Dott è attivo.
Il servizio di monopattini e biciclette in condivisione sarà disponibile secondo la formula station based: l’Amministrazione definirà delle aree di sosta, segnalate sulla app dell’operatore, dedicate al parcheggio dei mezzi per garantire il rispetto dell’ordine pubblico e un’integrazione armoniosa del servizio all’interno del contesto urbano. A tal fine, Dott richiede agli utenti di caricare sull’app una foto del parcheggio una volta terminato il viaggio, così da verificarne la correttezza anche attraverso l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale, che esaminerà istantaneamente la foto e permetterà all’utente di ricevere un feedback immediato sulla chiusura del suo noleggio e comprendere così l’infrazione commessa per imparare a non ripeterla.