Stop agli animali nei circhi: l’Emilia-Romagna lancia un segnale forte

Una risoluzione chiede lo stop all’uso di animali negli spettacoli viaggianti: ora tocca al Governo agire

L’Emilia-Romagna potrebbe essere tra le prime regioni italiane a prendere posizione contro l’impiego di animali nei circhi. È quanto chiede una nuova risoluzione presentata dal gruppo consiliare di Alleanza Verdi e Sinistra, con l’obiettivo di promuovere spettacoli più etici e coerenti con i valori di tutela del benessere animale.

La proposta, firmata dal consigliere regionale Paolo Burani, invita la Giunta a farsi portavoce presso il Governo nazionale affinché vengano finalmente adottati i decreti attuativi previsti dalla legge 106 del 2022, ancora fermi da oltre due anni.

Una legge ignorata e un’opinione pubblica già schierata

Nonostante la normativa nazionale abbia già posto le basi per il superamento degli spettacoli con animali, il percorso si è bloccato proprio sull’adozione dei regolamenti necessari. Un immobilismo che contrasta con il chiaro orientamento dell’opinione pubblica: secondo recenti sondaggi, oltre il 76% degli italiani è contrario all’uso di animali nei circhi.

“Si tratta di un atto di civiltà”, sottolinea Burani, “coerente con i principi della Costituzione, dello Statuto regionale e delle normative europee che riconoscono il dovere istituzionale di tutelare gli animali”.

I comuni si muovono, ma non basta

Molti comuni italiani, spesso con il supporto di associazioni animaliste come la LAV, hanno già adottato regolamenti per scoraggiare la presenza di circhi con animali sul proprio territorio. Tuttavia, l’assenza di una regolamentazione nazionale consente ai circhi di aggirare i divieti, spostandosi appena oltre i confini comunali per continuare indisturbati la propria attività.

Verso un circo senza crudeltà

La risoluzione invita a guardare al futuro: un circo senza animali non solo è possibile, ma è anche più sicuro, innovativo e rispettoso della vita. Le tecnologie digitali, le performance artistiche e il talento umano stanno già trasformando questa forma di intrattenimento in molte parti del mondo, dimostrando che lo spettacolo può evolversi senza ricorrere alla sofferenza degli animali.

Con questa iniziativa, l’Emilia-Romagna si candida a diventare esempio per altre regioni e a spingere il Governo a uscire da una lunga fase di stallo su un tema sempre più sentito dalla cittadinanza.