Un ritorno sorprendente nel cuore dell’Area Marina Protetta
Un evento straordinario ha scosso oggi le acque del mare di Punta Campanella. Nella giornata di Liberazione, un esemplare di Foca monaca mediterranea, una specie rara e protetta, è stato avvistato nelle acque dell’Area Marina Protetta (AMP) di Punta Campanella, in provincia di Massa Lubrense. La notizia ha fatto rapidamente il giro della comunità locale, suscitando entusiasmo e preoccupazione per la tutela della specie.
Video sulla pagina ufficiale dell’Area Marina Protetta: https://www.facebook.com/share/v/195pjZ3NYs/
Un avvistamento raro ma significativo
L’area tra il Golfo di Napoli e il Golfo di Salerno, nota per la sua ricca biodiversità, non vedeva un avvistamento di Foca monaca da decenni. Il mammifero, particolarmente schivo e difficile da osservare, ha fatto capolino per pochi istanti nei pressi di Punta della Campanella, un promontorio che segna il confine naturale tra i due golfi. L’avvistamento è stato immediatamente condiviso su un gruppo social da un escursionista che si trovava nella zona.
L’analisi dell’ISPRA conferma l’identità dell’animale
L’AMP Punta Campanella ha subito contattato l’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che ha confermato, dopo aver analizzato il filmato, l’alta probabilità che si trattasse proprio di una Foca monaca del Mediterraneo. Si tratta di una specie in pericolo di estinzione, con una popolazione stimata in poche centinaia di esemplari nel Mar Mediterraneo. L’ultimo avvistamento documentato nella zona risaliva a oltre 50 anni fa.
L’importanza della Foca monaca per la biodiversità locale
Il ritorno di questa specie nell’area rappresenta un segnale positivo per la salute dell’ecosistema marino di Punta Campanella. Un tempo, la Foca monaca abitava queste acque, ma la pesca intensiva, l’antropizzazione e la riduzione degli spazi naturali hanno portato alla sua scomparsa progressiva. La Foca monaca è nota per essere estremamente diffidente e per evitare il contatto con l’uomo, il che rende ogni avvistamento ancora più significativo.
La collaborazione con le istituzioni locali e la comunità
L’avvistamento ha immediatamente attivato le autorità locali, con la Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia che ha iniziato a monitorare l’area. “Un evento eccezionale e di grande importanza per il nostro territorio e per l’Area Marina Protetta”, ha dichiarato Lucio Cacace, presidente dell’AMP Punta Campanella. “Ringraziamo la comunità locale, in particolare il gruppo Azione in Comune, per la segnalazione tempestiva. La Citizen Science è fondamentale per monitorare e proteggere il nostro mare.”
Il ruolo della comunità nella protezione del mare
In linea con l’approccio di Citizen Science, la Direttrice dell’AMP Punta Campanella, Carmela Guidone, ha invitato tutti i visitatori a prestare attenzione e a non disturbare l’animale: “È fondamentale mantenere la distanza e non arrecare alcun disturbo. La Foca monaca è una specie estremamente sensibile e la sua protezione dipende anche dalla responsabilità di ciascuno di noi.”
Cosa fare in caso di avvistamento
In caso di avvistamento, le autorità competenti chiedono di segnalarlo tempestivamente, evitando di navigare nelle vicinanze di Punta Campanella. Un comportamento responsabile da parte dei cittadini è essenziale per garantire il benessere dell’animale e per contribuire alla tutela dell’area protetta.
L’avvistamento di oggi segna una svolta positiva nella lotta per la conservazione della biodiversità marittima nel nostro paese. La Foca monaca mediterranea potrebbe essere tornata, lentamente ma costantemente, nei nostri mari, a testimonianza della resilienza e della speranza che una tutela ambientale consapevole può portare.